Minotauro, un'altra verità
Coreografia: Alberto Canestro
Costumi: Alberto Canestro e Barbara Loli
Alberto Canestro rilegge l’antico mito greco del Minotauro mettendo in scena un con ittuale incontro con l’altro da sé.
I sentimenti umani vengono scissi e ricomposti come il raggio di luce che attraversa un prisma di cristallo: in un gioco di specchi e di rimandi, la realtà assume nuova forma, nuovi signi cati. Nel mito il Minotauro rappresenta tutto ciò che fa paura, la bestialità, il lato oscuro della natura umana.
Nello snodarsi della storia danzata questo simbolo viene completamente sovvertito, la diversità diventa fonte di bellezza assoluta e di luminosa positività.
Teseo parte alla ricerca di quello che crede essere un mostro, colmo dei propri pregiudizi e dei propri limiti, ma l’incontro lo costringerà a cambiare completamente prospettiva. Scoprirà una creatura affascinante e sfaccettata, che lo attirerà nel labirinto svelandogli i segreti di quel luogo affabulante e ingannevole.
L’uomo verrà catturato dal labirinto e dal Minotauro, creatura di luce, no a restarne intrappolato, in una sorta di profondo innamoramento che sovverte ogni verità. Minotauro è un viaggio interiore alla ricerca della propria verità
più profonda, di una umanità fortemente legata alla naturalità. Diversità come ricchezza.